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'''LE BUONE PRATICHE DELLA QUALITA'. ABSTRACT, ESEMPI E DOCUMENTI'''
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<div><span style="color:#000080">Se volete aggiungere dei contenuti alla pagina principale dovete cliccare sul tasto modifica. Vi comparirà una pagina con un box contente &nbsp;il testo in linguaggio HTML: per visualizzare il testo in maniera simile a word, cliccate su '''[Rich Editor]'''.&nbsp;</span><br/></div><div><span style="color:#000080">A questo punto, nel box, sarà visualizzato il testo della '''Pagina principale''', che potete aggiornare, integrare e modificare. Attenzione perché le modifiche una volta salvate rimarranno sul wiki space e saranno visualizzate da tutti i partecipanti.</span><br/><br/></div><div><span style="color:#000080">In fondo alla pagina sono presenti 3 bottoni:&nbsp;</span></div><div><span style="color:#000080">'''Salva pagina''', che consente di salvare le modifiche apportate</span></div><div><span style="color:#000080">'''Visualizza anteprima''', consente di visualizzare come apparirà il testo inserito / modificato</span></div><div><span style="color:#000080">'''Mostra cambiamenti''', consente di confrontare la versione attuale con il testo modificato.</span></div><div><br/><span style="color:#000080">Se invece volete inserire una pagina nuova, dovete innanzitutto scegliere un '''titolo''' e inserirlo nello spazio in alto a destra.</span></div><div><span style="color:#000080">Dopodiché dovete cliccare sul tasto '''Ricerca''' per controllare che non sia già presente una pagina analoga. Nell’eventualità che sia già esistente, potete procedere a modificarla seguendo esattamente gli stessi passaggi illustrati per la Pagina principale. </span><br/></div><div><span style="color:#000080">Se invece la pagina che volte inserire non è presente vi verrà segnalato e potete crearla cliccando sul tasto '''Crea pagina''' che vi comparirà sotto il box con i risultati della ricerca.</span></div><div><br/></div><div><br/></div><div><span style="color:#000080">Per qualsiasi chiarimento o supporto tecnico potete contattare la segreteria del progetto Q4ECEC all’indirizzo [email protected] o telefonare al numero 0584 338275. Saremo felici di collaborare con voi.</span></div>
<div>Il progetto '''Q4ECEC''' vi mette a disposizione, in questa fase successiva agli eventi organizzati in Puglia, Sicilia, Campania e Calabria e ai relativi laboratori, la possibilità di confrontarvi con buone pratiche e l’opportunità di illustrare le vostre esperienze. Un doppio momento di confronto e di arricchimento sui temi dell’educazione alla prima infanzia. Proprio perché questo lavoro è pensato per fornire uno spazio di confronto, vi invitiamo caldamente a condividere le vostre buone pratiche nel Wikispace. Le buone pratiche che ci saranno segnalate, saranno raccolte nella newsletter conclusiva del progetto.&nbsp;</div><div><br/></div><div>Cominciamo con alcune buone pratiche...</div><div>Ne indichiamo, prima di tutto, quattro.&nbsp;</div><div>Le prime, illustrate in due differenti documenti, riguardano esperienze della Regione Emilia-Romagna; a seguire, l’esperienza della Regione Toscana curata dall'Istituto degli Innocenti; infine, troverete due esperienze (che proponiamo insieme) a livello comunale: quella di Piacenza e quella di Vigevano.</div><div>Ma andiamo per ordine:</div><div><br/></div><div>'''1) EMILIA ROMAGNA'''</div><div>'''Il progetto pedagogico e la valutazione nei servizi per la prima infanzia. Le linee guida regionali.'''<br/><br/></div><div>Il progetto mostra una tradizionale struttura di welfare comunitario. In una regione dove la cooperazione spontanea si unisce all'intervento dell'ente pubblico. Vengono definiti qui "bene comune" sia i soggetti in crescita che quelli al tramonto. I primi come testimoni di futuro (giovani generazioni) mentre i secondi come depositari della memoria storica e del passato (terza età).</div><div>In questo senso la qualità negoziata, strumento essenziale di governance dal basso delle politiche educative per la prima infanzia, si definisce come strumento per:</div>
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*la crescita dei bambini e l'accompagnamento ai saperi;
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*la conciliazione degli impegni di cura e di lavoro tra padri e madri;
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*favorire l'occupazione nel settore;
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*la costruzione di una comunità solidale inclusiva della rete parentale, estesa al contesto sociale in cui sono inseriti coppia e bambino;
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*prevenzione dell'insuccesso scolastico;
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*diffusione e rielaborazione della cultura dell'infanzia.
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<div>Il lavoro pedagogico necessario entro questa dimensione, che è complessivamente facilitante del processo di crescita, non può che darsi su tre livelli:</div><div>- cognitivo</div><div>- emotivo</div><div>- corporeo.</div><div>Naturalmente nella definizione della professionalità degli educatori (che passa dai titoli di studio agli standard strutturali minimi a garanzia di questa professionalità) la qualità negoziata e la professionalità degli educatori, a loro volta, concorrono nel definire quel rapporto tra valutazione formativa e processo di accreditamento che è strategico per le politiche della qualità nell'educazione della prima infanzia in Emilia-Romagna.</div><div>Questo rapporto strategico passa:</div>
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*attraverso la condivisione degli assunti di base nella governance regionale
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*con una metodologia di lavoro (essenzialmente quali-quantitativa)
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*nella pubblicità di un sistema di progettazione valutazione (contenente indice regionale del progetto pedagogico, criteri di valutazione, indicazioni sulla predisposizione degli strumenti, indicazioni relative alla documentazione etc.)
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*nella certezza delle funzioni e degli impegni del coordinatore pedagogico.
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<div>Il documento integrale è reperibile [http://sociale.regione.emilia-romagna.it/ cliccando qui]</div><div><br/></div><div>'''2) EMILIA ROMAGNA'''</div><div>'''Valutazione della qualità e regolazione del sistema dei servizi per la prima infanzia in Emilia-Romagna'''''.Quattro tesi per una valutazione della qualità nei servizi educativi 0-3 anni. Monitoraggio della sperimentazione delle linee guida regionali.''<br/><br/></div><div>Le tesi che vengono presentate nel documento, a cura della Regione Emilia Romagna, fanno parte di un percorso successivo all'elaborazione delle linee guida per la predisposizione del progetto pedagogico da parte dell'ente regionale. Operativo ma anche classico - tesi e monitoraggio si richiamano al concetto arendtiano di giudizio e a quello kantiano di giudizio riflettente - questo documento intende, testualmente, la politica come educazione. Intendendo così per politica la capacità di implementare gli ideali pedagogici (sempre testuale) e l'educazione come un processo politico di concretizzazione dei diritti di cittadinanza. La qualità viene così sottolineata come un processo negoziato. I presupposti teorici di questo lavoro si sintetizzano, di conseguenza, in questo modo:<br/></div><div>Prima tesi: Valore di un processo integrato di autovalutazione.</div><div>La valutazione possiede almeno quattro attributi imprescindibili: 1) situata nella dimensione locale torna ciclicamente a livello regionale; 2) è processuale; 3) è partecipata; 4) è formativa. Il processo è considerato entro una alternanza di vincoli (procedurali) e di flessibilità (osservativa).</div><div>Seconda tesi: Il protagonismo dei soggetti, degli organismi coinvolti e le implicazioni del loro ruolo nel processo valutativo.</div><div>Valorizzazione dei protagonisti attori del processo di educazione. Equipe, coordinatore pedagogico, coordinamento pedagogico provinciale (CPP). Essenziali attori per calibrare standard qualitativi e quantitativi dell'intero processo.</div><div>Terza tesi: le condizioni imprescindibili della efficacia del processo di regolazione della qualità passano da un intreccio di standard qualitativi e quantitativi</div><div>Diviene così strategico il ruolo del coordinatore pedagogico nella funzione di auto ed etero valutazione.</div><div>Quarta tesi: la governance regionale serve per favorire il processo di regolazione della qualità.</div><div>In questo modo si tengono il fattore tecnico, politico e quello pedagogico.</div><div>Il monitoraggio delle linee guida regionali entro le quatto tesi prevede, a sua volta, quattro procedure cardine:</div><div>1) Articolazione del processo di monitoraggio. Nella quale, fasi e modalità di lavoro, definiscono i complessivi lineamenti procedurali;</div><div>2) Un ruolo definito dei Coordinamenti Pedagogici Provinciali nella sperimentazione;</div><div>3) Percorsi attivati nei territori con costruzione di strumenti, uso di dati quantitativi, qualitativi e quadro di sintesi;</div><div>4) Strategicità del punto di vista dei coordinatori pedagogici nel processo.</div><div><br/></div><div>Il documento integrale è reperibile [http://sociale.regione.emilia-romagna.it/ cliccando qui]<br/></div><div><br/></div><div>'''3) TOSCANA'''</div><div>'''La qualità dei servizi educativi per la prima infanzia'''''<b>'''.'''</b> Il&nbsp;nuovo sistema di valutazione dei nidi e dei servizi educativi integrativi.''<br/><br/></div><div>La qualità dei servizi educativi per la prima infanzia è un documento - curato dalla regione Toscana e dall'Istituto degli Innocenti in collaborazione con decine di realtà locali - che si occupa del nuovo sistema di integrazione dei nidi e dei servizi valutativi integrativi.<br/></div><div>Il testo, articolato con diversi contributi ma secondo una logica di insieme, definisce differenti piani di qualità nel ''Tuscany approach''.</div><div>Prima di tutto delinea:</div><div>- l'importanza sistemica, per definire la qualità nei servizi per la prima infanzia, della raccolta dati e della costruzione di scenari del sistema dei servizi;</div><div>- la necessità e le modalità di implementazione del tema della qualità nelle strategie complessive della regione Toscana.<br/></div><div>Successivamente definisce:</div><div>- le metodologie di lavoro per lo sviluppo del nuovo sistema di valutazione della qualità. Dove devono essere ben chiari</div><div>a) Obiettivi generali del progetto educativo;</div><div>b) Tempi e metodologie adottate;</div><div>c) Percorso di lavoro;</div><div>d) Modalità di analisi dei risultati prodotti dal gruppo e dalle azioni sperimentali;</div><div>e) La costruzione della guida agli strumenti prodotti per le politiche della qualità.</div><div>Divengono così centrali gli strumenti della rilevazione della qualità che coincidono con i luoghi stessi dell'educare ovvero</div><div>- Il Nido di infanzia, il Centro giochi educativo, il Centro Bambini Genitori di cui vanno sempre rispettivamente definite:</div><div>a) le modalità di intervista, osservazione e analisi documentale</div><div>b) la check list (che comprende accreditamento e requisiti di qualità) e il manuale di indicatori.<br/></div><div>Allo stesso tempo, in modo circolare, la metodologia di costruzione e di garanzia della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia riparte dai luoghi dell'educare, una volta scandagliati, per tornare alla governance regionale dell'educazione.</div><div><br/></div><div>'''Documento, con ricca bibliografia e interventi dei vari autori, reperibile [http://www.minoritoscana.it/?q=print/294 cliccando qui]'''</div><div><br/></div><div>'''4) PIACENZA E VIGEVANO'''<br/></div><div>Facciamo notare l'importanza delle esperienze, a livello comunale, di Piacenza e Vigevano.&nbsp;<br/></div><div>Cominciamo da Piacenza.&nbsp;<br/></div><div>'''Progetto pedagogico e strumento di valutazione della qualità del coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza.'''<br/><br/>Il Progetto pedagogico piacentino è definito in due parti. La prima dedicata ai valori e alle finalità dei servizi. La seconda allo Strumento di valutazione vero e proprioLa prima parte definisce tre principi guida o centralità: quella del bambino come persona, della famiglia come soggetto, della necessità della competenza professionale degli educatori.<br/></div><div>- Il bambino è al centro della progettualità educativa</div><div>- la famiglia porta la propria specifica cultura educativa<br/></div><div>- la professionalità delle educatrici e degli educatori rappresenta asse strategico dell'erogazione del servizio nonché asse portante dei valori di fondo.</div><div>La seconda parte definisce invece le Dimensioni e i criteri di qualità, di cui:</div><div>- Organizzazione del contesto educativo (spazi, materiali, tempi, relazioni, proposte educative);</div><div>- Criteri e modalità di partecipazione delle famiglie e del rapporto col territorio (relazioni con famiglie, genitorialità, definizione della comunità educativa);</div><div>- Criteri e modalità di funzionamento del gruppo di lavoro (Collegialità, formazione, coordinamento pedagogico, riflessibilità);</div><div>- Valutazione (sistematicità, valenza formativa).&nbsp;</div><div><br/></div><div>Documento reperibile, con un'ottima tabella su dimensioni e criteri di qualità, [http://www.provincia.piacenza.it/Allegati/SottoLivelli/riscritturadefinitiva%20progetto%20pedagogico1378896036.pdf cliccando qui]</div><div><br/></div><div>Ed eccoci all’esperienza di Vigevano.&nbsp;<br/></div><div>'''Servizio Asili Nido e Prima Infanzia. '''''Linee guida per la qualità Pedagogica degli Asili Nido Comunali.''<br/><br/></div><div>Si tratta di linee guida che si definiscono per:</div><div>- percorso di lavoro</div><div>- punti di riferimento</div><div>- centralità dei bambini</div><div>- strategicità delle famiglie</div><div>- definizione del team educativo.</div><div>Il documento è di quelli da consultare per un preciso motivo: è forse il più "storico" e "vissuto" di tutti con la citazione dei diretti responsabili stilatori e raccoglitori dell'esperienza e delle metodologie di qualità per/negli asili nido di Vigevano. Allo stesso tempo le linee guida definiscono, con rigore tassonomico, la necessità di ogni nido di avere:<br/></div><div>- una specifica programmazione educativa;</div><div>- una relativa analisi delle risorse disponibili;</div><div>- programmazioni di sezione;</div><div>- verifica educativa trimestrale.</div><div>Educatrici, genitori e famiglie trovano così entro queste quattro necessità del nido degli specifici indicatori di avvicinamento, e di rilevazione, della qualità desiderata e percepita in tutto l'arco programmatico del progetto pedagogico. Sicuramente si tratta di uno dei migliori elenchi di indicatori disponibili nel nostro paese.</div><div><br/></div><div>Documento, con gli indicatori, reperibile&nbsp;[http://www.comune.vigevano.pv.it/file/servizi-educativi/nidi/linee-guida cliccando qui]<br/></div><div>'''<br/>(a cura di Scifopsi-Teseo)'''<br/><br/>'''<span style="color:#000080">ATTENZIONE! Gentili utenti, vi ricordiamo che questa è la pagina principale del Wikispace, se volete modificarla o se volete condividere su questo spazio le vostre esperienze, è necessario effettuare la registrazione cliccando sul tasto&nbsp;</span><span style="color:#ff0000">Entra/Registrati&nbsp;</span><span style="color:#000080">in alto a destra.</span>'''<br/></div><div>'''<span style="color:#000080">&nbsp;</span>'''</div><p style="text-align: justify"></p><p style="text-align: justify"></p><p style="text-align: justify"></p><p style="text-align: justify"></p><p style="text-align: justify"></p>
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Versione attuale delle 10:11, 28 lug 2015

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